Il
Corriere della Sera 1995
"…e la Furlon si riconferma la vera regina dell'Operetta!" La Repubblica 1996 "Contesse e Cincillà non sono demodè:'intenzione dichiarata è quella di migliorare la qualità degli spettacoli, togliendo la patina di demodè ad un genere che ha conosciuto enorme consenso di pubblico….Per ridare dignità alla "lirica minore"puntano su una buona orchestra…" Amici della Musica 1997 "Cagliari - Gli allestimenti erano curati dalla Compagnia La Nuova Operetta di Nadia Furlon, la quale si è scatenata in scena da autentica mattatrice dello spettacolo, con spontaneità e carisma, in possesso di brillanti ed eccelse doti di attrice e di voce accattivante. Con lei un discreto numero di attori e cantanti, dal misurato Corrado Olmi, all'esilarante Gianni Versino. Hanno figurato molto bene anche tenore e soprano. Da non dimenticare il prezioso apporto della Compagnia di Danza che si è rivelata davvero spettacolare..." Gazzetta di Modena 1997 "Nell'operetta Rosemarie Nadia Furlon è l'interprete principale, ma firma anche la regia e l'adattamento, tradendo il suo amore per il cinema western da cui ha preso spunto per atteggiamenti e note di colore. L'ambientazione passa dal piccolo saloon in legno alla vallata, dalla roccia da cui l'indiana lancia il suo canto d'amore, all'accampamento e i cambi sono ottenuti con "primi piani di luce" e mutazioni a vista. Dal musical Nadia Furlon ha tratto i tempi di narrazione, rendendola così più attuale e moderna ed ha aggiunto personaggi di contorno per animare la storia con tutto il colore che fa parte del nostro immaginario western..." La Nuova Ferrara 1998 "Lo spettacolo è stato applaudito perché la Furlon è una folata di vento profumato, una soubrette frizzante, un'attrice incantatrice ed una bella donna...nel corso della recita ha cambiato abito 11 volte ed alcuni costumi lasciavano intravedere le grazie di un corpicino fatto col pennello..." L'Eco di Bergamo 1999 "... quelli dell'operetta sono motivi così orecchiabili che infiammano subito il pubblico e lo trascinano ad unirsi, dalla platea agli autori sul palcoscenico, nello stile del puro teatro... Un po' tutti gli attori sono risultati muniti di argento vivo..." |
L'Unione
Sarda 1997
"L'operetta Ballo al Savoy richiede doti tecniche, grinta e grande duttilità a tutti gli interpreti. Tra arie classicheggianti e toni da musical, l'intero allestimento era attraversato dal ritmo animato dell'orchestra e da una serie di numeri coreografici elettrizzanti, eseguiti dagli scatenati ballerini della Compagnia. Il personaggio di Daisy Parker particolarmente arduo, era impersonato da Nadia Furlon, vedette della Nuova Operetta. Furlon aveva già dimostrato nelle serate precedenti di essere una soubrette che ha fascino, estro e spregiudicatezza che canta con un timbro di voce accattivante, che si muove in scena con spontaneità. Il Ballo al Savoy ha colpito il pubblico anche per le sue doti di ballerina, indiavolata ed estroversa..." La Sicilia 1997 "Cin Ci Là tra gli applausi! E Nadia Furlon si conferma una soubrette di razza, ben affiancata da un divertente Gianni Versino, dal consumato mestiere di Olmi e Paolo Menegolli..." Finale Emilia 1999 "Irrompe sulla scena con la spigliatezza della donna di mondo, ma anche con l'eleganza un po' snob un po' trasgressiva cara alla società alto borghese dell'800. Insomma la Cin Ci Là di Nadia Furlon è più una Traviata che una cocotte e con questo atteggiamento sorprende il pubblico dell'operetta, disponibile ad applaudire una Cin Ci Là guittona ma un tantino disorientato al cospetto di un personaggio che sappia divertire restando dentro i termini del bon-ton e di un lessico sviluppato più sulle ironie che sulle battute grasse... La Compagnia della Furlon si è mostrata affiatata e all'altezza di un intrattenimento piacevole, ricco di colori e frizzante nello svolgersi degli eventi scenici..." Il Gazzettino 2000 "Questo è un genere che appassiona gli adriesi. E' stato valorizzato l'aspetto musicale dell'opera. La Furlon in scena si muove con abilità ed è in possesso di doti vocali consone al ruolo..." Il Resto del Carlino 2000 "…questa operetta è viennese e brillante, come un giro di valzer!!!!" Il Corriere della Sera 2000 "La nuova operetta, gran galà da intenditori!"
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